Ti ricordi quando, a gennaio, ti ho raccontato la prima parte di questo nostro Duemiladiciassette? Ebbene, è arrivato il momento di proseguire la storia e dirti qualcosa in più del trimestre che ci attende, tutto dedicato agli affetti e alle relazioni.
In questo momento il collegamento tra il tema precedente e questo nuovo è molto chiaro, e lo è diventato ancora di più dopo il Cerchio della Fiducia "Storia delle mie case", che si è tenuto l'8 aprile al Centro UO.GA. : quel giorno si è parlato di legami con luoghi che avevano tutti un loro respiro, una vita propria al punto che potevi quasi immaginarli come persone viventi, capaci di nutrire il cuore e di nutrirsi di ricordi e pensieri.
E' stata un'esperienza intensa e gentile, al tempo stesso.
Ho riflettuto poi sul fatto che i legami e le relazioni vengono visualizzati e descritti spesso attraverso la metafora del giardinaggio.
Nulla è ovvio, infatti, quando ti prendi cura di una pianta: alcuni possibili pericoli minacciano la sua salute ma se ti concentri su quelli, solo su quelli, allora ti perdi tutta la bellezza del germoglio, del fiore e della sua vita pulsante.
Devi stare attento a quello che fai, a come lo fai, e nonostante tutto ci saranno annate in cui qualcosa andrà storto e dovrai ricominciare daccapo, rimediando al danno come riesci: nonostante le buone intenzioni, a volte ti dimenticherai di innaffiare, proteggere e controllare che tutto proceda bene.
Rimanere in connessione, esserci per qualcuno è un lavoro davvero impegnativo, ma se trovi il ritmo, eserciti la flessibilità e ti lasci guidare nel "sentire" l'altro e le sue necessità, allora qualcosa di diverso può succedere: impari a riconoscere la terra troppo asciutta e la innaffi, osservi le foglie stanche e le rivitalizzi, magari accendi un po' di musica perchè hai letto, da qualche parte, che aiuta a rinforzare le radici.
Meglio non dire "Non ho il pollice verde" prima di averci provato: sembra la soluzione più semplice, ma lascia l'amaro in bocca.
La metafora del giardinaggio è la migliore per spiegare che ciò che ottieni da una relazione non è prevedibile, nè controllabile, ma che è necessario essere consapevoli di ciò che si fa per prendersene cura ogni giorno.
Mi piacerebbe aiutare le persone a ripensare i propri affetti in questi termini: un cambiamento continuo, soprattutto di se stessi e dove può capitare di sentirsi non compresi, non visti, ma soprattutto dove succede di non comprendere nè di vedere l'altro.
Siamo imperfetti, e questo è un dato di fatto che ci riconduce in modo splendido alla realtà: la flessibilità dei ruoli (nella misura in cui è concesso dalla natura del legame), l'essere un giorno il bicchiere con l'acqua e il giorno dopo la gola assetata può aiutare a rendere tutto più semplice.
In questo trimestre parleremo di diversi tipi di relazione: amorosa, amicale, familiare.
Legami che il cambiamento travolge e a volte stravolge, o capovolge.
Da maggio Riparti da Oggi avrà un'altra edizione speciale, così speciale che ho deciso di chiedere a te quale argomento riguarderà e a chi si rivolgerà: ci ho pensato a lungo e ho creato un piccolo e velocissimo sondaggio, con tre opzioni possibili ( ci vorrà un minuto per compilarlo).
Ti va di partecipare? Questo è il link che ti permette di compilarlo: per me è importante conoscere il tuo parere!
Sempre a maggio nascerà un nuovo servizio di consulenza, dedicato ad una relazione molto delicata e particolare: quella tra i genitori single e i propri figli.
Come affrontare i loro cambiamenti e nel frattempo abituarsi alla propria nuova vita? Come gestire il tempo con loro e prendersi cura del loro benessere emotivo nel modo più naturale possibile?
Sono domande importanti, per le quali vorrei aiutare i genitori a sentire, riflettere e trovare risposte nel rispetto di quell'autenticità che i bambini e i ragazzi riconoscono subito, e apprezzano.
Proseguirà per tutti i tre mesi l'avventura di Donne che Ripartono, con le storie sul blog e proposte appositamente dedicate a loro ogni mese nella newsletter ( vuoi iscriverti?).
Grazie a questa iniziativa sto conoscendo persone meravigliose, a cui va un enorme grazie per la disponibilità e il coraggio a condividere la propria esperienza.
Infine, in programma c'è un nuovo Cerchio della Fiducia, che Sandra Parolin condurrà tra maggio e giugno e che permetterà ai partecipanti di affrontare il tema degli affetti e le sue mille sfaccettature.
Presto ti racconteremo i dettagli, per il momento è tutto.
A luglio farò il punto della situazione e ti aggiornerò di nuovo sulle attività, con "Da adesso in poi - terza parte".
Se vuoi aggiungere suggerimenti o commenti, scrivili qui sotto e li leggerò volentieri.
Grazie!
In questo momento il collegamento tra il tema precedente e questo nuovo è molto chiaro, e lo è diventato ancora di più dopo il Cerchio della Fiducia "Storia delle mie case", che si è tenuto l'8 aprile al Centro UO.GA. : quel giorno si è parlato di legami con luoghi che avevano tutti un loro respiro, una vita propria al punto che potevi quasi immaginarli come persone viventi, capaci di nutrire il cuore e di nutrirsi di ricordi e pensieri.
E' stata un'esperienza intensa e gentile, al tempo stesso.
Ho riflettuto poi sul fatto che i legami e le relazioni vengono visualizzati e descritti spesso attraverso la metafora del giardinaggio.
Nulla è ovvio, infatti, quando ti prendi cura di una pianta: alcuni possibili pericoli minacciano la sua salute ma se ti concentri su quelli, solo su quelli, allora ti perdi tutta la bellezza del germoglio, del fiore e della sua vita pulsante.
Devi stare attento a quello che fai, a come lo fai, e nonostante tutto ci saranno annate in cui qualcosa andrà storto e dovrai ricominciare daccapo, rimediando al danno come riesci: nonostante le buone intenzioni, a volte ti dimenticherai di innaffiare, proteggere e controllare che tutto proceda bene.
Rimanere in connessione, esserci per qualcuno è un lavoro davvero impegnativo, ma se trovi il ritmo, eserciti la flessibilità e ti lasci guidare nel "sentire" l'altro e le sue necessità, allora qualcosa di diverso può succedere: impari a riconoscere la terra troppo asciutta e la innaffi, osservi le foglie stanche e le rivitalizzi, magari accendi un po' di musica perchè hai letto, da qualche parte, che aiuta a rinforzare le radici.
Meglio non dire "Non ho il pollice verde" prima di averci provato: sembra la soluzione più semplice, ma lascia l'amaro in bocca.
La metafora del giardinaggio è la migliore per spiegare che ciò che ottieni da una relazione non è prevedibile, nè controllabile, ma che è necessario essere consapevoli di ciò che si fa per prendersene cura ogni giorno.
Mi piacerebbe aiutare le persone a ripensare i propri affetti in questi termini: un cambiamento continuo, soprattutto di se stessi e dove può capitare di sentirsi non compresi, non visti, ma soprattutto dove succede di non comprendere nè di vedere l'altro.
Siamo imperfetti, e questo è un dato di fatto che ci riconduce in modo splendido alla realtà: la flessibilità dei ruoli (nella misura in cui è concesso dalla natura del legame), l'essere un giorno il bicchiere con l'acqua e il giorno dopo la gola assetata può aiutare a rendere tutto più semplice.
In questo trimestre parleremo di diversi tipi di relazione: amorosa, amicale, familiare.
Legami che il cambiamento travolge e a volte stravolge, o capovolge.
Da maggio Riparti da Oggi avrà un'altra edizione speciale, così speciale che ho deciso di chiedere a te quale argomento riguarderà e a chi si rivolgerà: ci ho pensato a lungo e ho creato un piccolo e velocissimo sondaggio, con tre opzioni possibili ( ci vorrà un minuto per compilarlo).
Ti va di partecipare? Questo è il link che ti permette di compilarlo: per me è importante conoscere il tuo parere!
Sempre a maggio nascerà un nuovo servizio di consulenza, dedicato ad una relazione molto delicata e particolare: quella tra i genitori single e i propri figli.
Come affrontare i loro cambiamenti e nel frattempo abituarsi alla propria nuova vita? Come gestire il tempo con loro e prendersi cura del loro benessere emotivo nel modo più naturale possibile?
Sono domande importanti, per le quali vorrei aiutare i genitori a sentire, riflettere e trovare risposte nel rispetto di quell'autenticità che i bambini e i ragazzi riconoscono subito, e apprezzano.
Proseguirà per tutti i tre mesi l'avventura di Donne che Ripartono, con le storie sul blog e proposte appositamente dedicate a loro ogni mese nella newsletter ( vuoi iscriverti?).
Grazie a questa iniziativa sto conoscendo persone meravigliose, a cui va un enorme grazie per la disponibilità e il coraggio a condividere la propria esperienza.
Infine, in programma c'è un nuovo Cerchio della Fiducia, che Sandra Parolin condurrà tra maggio e giugno e che permetterà ai partecipanti di affrontare il tema degli affetti e le sue mille sfaccettature.
Presto ti racconteremo i dettagli, per il momento è tutto.
A luglio farò il punto della situazione e ti aggiornerò di nuovo sulle attività, con "Da adesso in poi - terza parte".
Se vuoi aggiungere suggerimenti o commenti, scrivili qui sotto e li leggerò volentieri.
Grazie!